OneWomanClichéShow

Cliché: cruda e inesorabile etichetta di qualcosa collettivamente ritenuto banale, scontato, spesso fastidioso. Eppure lo stesso cliché nasce da visioni, costumi, atteggiamenti, norme etiche, pensieri, condivisi negli anni e nei secoli, nell’Arte come nella Vita di cui è specchio, e diventa vero e proprio archetipo nel momento della consapevolezza. Ciò che noi associamo ad approcci superficiali può avere in realtà radici profonde, spesso collocate proprio in noi stessi. Quanto è difficile sforzarsi di essere “originali”, quanto è difficile emanciparsi da regole di varia natura che antenati e artisti hanno iniettato con cura nel nostro DNA.

Cosa è OneWomanClichéShow?
È un primo tentativo di esorcizzazione dello stereotipo, attraverso una sorridente affermazione e accettazione dell’essere cliché vivente, del “sono e non vorrei”, del “non sono e vorrei essere”, del “vorrei ma non posso”, del “devo ma non voglio eppure posso”.
“L’immagine primordiale o archetipo è una figura, sia che si tratti di un demone, di un uomo o di un processo che ripete se stesso nel corso della storia ogniqualvolta la fantasia creativa si manifesta pienamente. Essenzialmente, quindi, è una figura mitologica. Se sottoponiamo queste immagini ad un’indagine più attenta, scopriamo che sono i risultati espressi in formule derivanti da innumerevoli esperienze, tipiche dei nostri antenati. Sono, per così dire, il residuo psichico di innumerevoli esperienze dello stesso tipo.”
(Jung, La psicologia analitica nei suoi rapporti con l’arte poetica, Londra 1928).

Coreografia e danza | Choreography and dance
Ilenia Romano

Montaggio audio,costumi e luci | Sound editing, Costumes and Lights
Ilenia Romano

Dur.
28′

Produzione | Production
Ilenia Romano,
Scenario Pubblico/CZD Centro di Produzione della Danza

Selezione | Selected by
Visionari Kilowatt Festival 2016

In collaborazione con | In collaboration with
Collettivo SICILYMADE

Cliché: rough and relentless label of something collectively considered as banal.
But the cliché itself comes from concepts, ethical rules, attitudes, customs shared by people during the centuries in Art and Life. What we generally connect with superficial approaches may have in truth deep roots, so what we call “cliché” starts to be an archetype at the moment in which we become conscious of it. It’s so difficult to be “original” and to emancipate from something big that forefathers and artists injected so carefully in our DNA

What is OneWomanClichéShow?
It’s a first try to exorcise stereotypes, a kindly statement and acceptance of being a living cliché, of “what I am and I don’t want to be”, of “what I would like but I can’t”, of “what I have to, but I don’t want and I could”.
“The primordial image, or archetype is a figure, whether it be a demon, a man or a process that repeats itself throughout history whenever the creative imagination fully manifests. Essentially, then, it is a mythological figure. If I submit these images to a more careful investigation, we find that the results are expressed in formulas derived from countless experiences, typical of our ancestors. They are, so to speak, the psychic residue of innumerable experiences of the same type.”
(Jung’s analytical psychology in his dealings with the art of poetry, London 1928).