1+1 in 3X3. Istantanee
La scrittura articola il linguaggio rendendolo visibile: il segno grafico si fa “corpo” della voce che, cristallizzata nel tempo, diventa “lettera morta”. Come insieme di segni silenziosi la scrittura acquista vita propria, diventa memoria permanente che può essere ogni volta rinnovata, reinterpretata e rivissuta da una voce-corpo. In diverse culture extra-europee del passato e non, la scrittura è la manifestazione concreta del potere delle parole che si esplica mediante ritualità particolari legate al corpo o attraverso l’elaborazione di calligrafie connesse alle forze vitali dell’Universo. Oggi, noi che viviamo in un momento storico in cui la comunicazione è estremamente facile e viaggia alla velocità della luce, riusciamo a percepire il potere che i nostri numerosi messaggi lanciati nell’etere hanno in potenziale? Riusciamo veramente a renderci conto del peso, della consistenza, del valore e degli effetti che hanno i nostri pensieri scritti sul mondo che ci circonda? Se potessimo visualizzare le vibrazioni che le nostre parole generano in un corpo, cambieremmo qualcosa del nostro modo di usare la Parola?
Performance in piccolo spazio chiuso | Performance for a little closed space
Ideazione e realizzazione | Concept and performance
Ilenia Romano
Durata | Duration
5′ (uno spettatore alla volta | one spectator at a time)
Produzione | Production
Ilenia Romano,
Scenario Pubblico/CZD Centro di Produzione della Danza
Writing articulates the language making it visible: the graphic sign becomes “body” of the voice that, crystallized in time, becomes “dead letter.” The silent written signs acquire own life, become permanent memory that can be renewed each time, reinterpreted, and relived by a body-voice. In different extra-European cultures, from the past and not only, the scripture is the concrete manifestation of the power of words that is expressed through rituals tied to the body or through the development of calligraphy connected to vital forces of the Universe. Today, we who live in a historical moment in which communication is extremely easy and travels at the speed of light, we can feel the power that our many posts launched in the ether potentially have? Can we really make a statement of the weight, the consistency, the value and effects that our written thoughts have about the world around us? If we could see the vibrations that our words generate in a body, would we change something of our way to use the Word?